Attualmente l’oliva Taggiasca, simbolo di qualità legato al territorio del Ponente ligure ed in particolare alla provincia di Imperia, non gode di alcuna tutela ufficiale, poiché la normativa impedisce l’uso del nome di una varietà vegetale all’interno di una Denominazione di Origine Protetta (DOP).
Questo causa danni sia ai produttori locali che ai consumatori. Infatti si possono trovare sul mercato prodotti che utilizzano il nome Taggiasca ma che non sono autentici, provenendo da altre regioni italiane o addirittura da paesi europei come Spagna e Grecia, o extraeuropei come Albania e Argentina.
Di conseguenza, i consumatori rischiano di acquistare olive e olio extravergine credendo erroneamente di ottenere prodotti tipici e di qualità provenienti dalla Liguria, quando in realtà provengono da altri paesi.
Il problema della trasparenza e tracciabilità alimentare
È evidente, come ha sottolineato Alberto Martorelli, Vice Presidente di Lega Consumatori Liguria e membro della Direzione nazionale, che in queste circostanze si ponga un problema di trasparenza e tracciabilità alimentare, su cui è necessario intervenire con efficacia per evitare che il consumatore venga ingannato al momento dell’acquisto. Pertanto, Coldiretti e le Associazioni dei Consumatori liguri – Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Casa del Consumatore, Codacons, Federconsumatori, Lega Consumatori, Sportello del Consumatore – hanno deciso di unire le forze in questa battaglia per ottenere la Denominazione di Origine Protetta per l’oliva Taggiasca. Questa iniziativa potrebbe coinvolgere anche un eventuale cambio di nome utilizzando un sinonimo storico, con l’obiettivo di collegare strettamente il termine Taggiasca al territorio di provenienza, conformemente alla normativa europea sulla tutela dei prodotti.
L’obiettivo è creare la Taggiasca DOP, con lo scopo di proteggere l’oliva e l’olio extravergine di oliva, sottolineandone l’origine territoriale ligure e valorizzando un prodotto di alta qualità, per garantire la sicurezza e la soddisfazione sia dei produttori che dei consumatori.
Coldiretti e le Associazioni dei Consumatori chiedono quindi un forte sostegno da parte di tutte le forze politiche e dei Consiglieri Regionali Liguri, affinché sia avviato il procedimento legislativo volto a richiedere la Denominazione di Origine Protetta, nel rispetto del “Made in Italy” e nell’ottica di garantire la trasparenza lungo tutta la filiera produttiva.
