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Polizze dormienti: il ruolo dell’informazione trasparente

COMUNICATO STAMPA

Ivass ci ha consegnato un quadro completo della situazione delle polizze vita potenzialmente “dormienti” per le quali le imprese non dispongono di elementi utili per riscontrare l’eventuale decesso dell’assicurato semplicemente perché molto spesso gli eredi non sono a conoscenza dell’esistenza di una assicurazione vita stipulata da un loro caro, che nel frattempo è deceduto senza lasciare notizie in merito, e la Compagnia assicurativa ha difficoltà a rintracciare i legittimi beneficiari

Grazie al lavoro fatto in sinergia tra IVASS, Associazioni dei Consumatori e con la collaborazione delle imprese Assicurative si è giunti ad un primo importante risultato dal quale partire per garantire una migliore ed effettiva tutela per il consumatore.

Ad inizio 2018 Ivass ha raggiunto un accordo con l’Agenzia delle Entrate grazie al quale a partire da marzo 2018 ha potuto effettuare l’incrocio tra i codici fiscali degli assicurati delle polizze vita “dormienti” con l’Anagrafe Tributaria, al solo fine di verificare l’eventuale decesso degli assicurati e la relativa data. Le informazioni sono state poi trasferite alle compagnie assicurative che hanno potuto così avvertire i beneficiari delle polizze, gli eredi e quindi pagare. La misura ha risolto almeno in parte il problema delle polizze dormienti.

I primi risultati ci dicono che grazie all’accordo sono stati verificati 6,9 milioni di codici fiscali e i decessi rilevati sono stati circa 153.000sono state “risvegliate” 187.493 polizze, per un totale di 3,5 miliardi di euro. Tale dato riveste un obiettivo ancora più importante se lo si considera nell’ambito del delicato momento economico e finanziario come quello attuale dove le risorse per le famiglie diventano fondamentali, anzi vitali.

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Venendo alla disamina degli aspetti pratici che il consumatore e gli operatori / consulenti delle Associazioni dei Consumatori devono affrontare nella pratica quotidiana, dall’esame di due casi che abbiamo selezionato, sono emerse alcune criticità che riteniamo possano essere facilmente superate.

Come noto, esistono due possibilità per verificare se un familiare deceduto aveva stipulato una polizza vita.

  • Servizio ricerca coperture assicurative vita dell’Ania. (l’associazione delle compagnie assicurative) mette a disposizione del pubblico un apposito “Servizio ricerca coperture assicurative vita” cui gli interessati possono rivolgersi. Una volta giunta la richiesta l’Ania provvede ad inoltrarla a tutte le associate e, se sussistono riscontri, le stesse compagnie li comunicano ai richiedenti.
  • Brokerbanca compagnia assicurativa di cui il familiare era cliente chiedendo informazioni sulla esistenza di polizze. In questo caso puoi utilizzare il facsimile predisposto dall’Ivass.

E’ importante sottolineare l’importanza del lavoro sinergico tra CONSUMATORI, Ivass e Assicurazioni ed in particolare il ruolo che noi Associazioni abbiamo il dovere di svolgere tramite i nostri sportelli di supporto ed assistenza al consumatore; ciò anche al fine di far emergere eventuali criticità del sistema poiché è solo dalla disamina a della pratica e quotidiana applicazione che possiamo avere un feedbek su quello che funziona e quello che invece merita di essere migliorato anche con interventi legislativi.

Occorre evidenziare che:

– né le compagnie assicurative, né l’associazione Ania si assumono l’obbligo di fornire una risposta. Si tratta di un servizio fornito su base volontaria che non le impegna sotto forma alcuna, soprattutto sui tempi di risposta.

 – la ricerca è estesa al solo mercato italiano delle associate Ania e quindi non è possibile per esempio sapere dell’esistenza di polizze estere. Giova rilevare che Ivass su questo punto si è già attivata.

  • non vi è unità informativa tra i vari siti.

Cosa chiediamo:

  • Oltre a prevedere che le imprese di assicurazione abbiano accesso alla istituenda Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) e siano tenute a consultarla almeno una volta l’anno per verificare i decessi degli assicurati e attivarsi verso i beneficiari (come evidenziato da Silvia Castronovi nell’intervento al Convegno del 5 novembre).
  • Occorre prevedere un termine congruo (con una proroga motivata) entro il quale deve essere data risposta.
  • L’informazione da dare al Consumatore deve essere facilmente individuabile ed univoca al solo fine di evitare incertezze interpretative (in altri termini la medesima informazione dal punto di vista del contenuto deve essere ritrovata sui siti delle Compagnie, su Ivass, su Ania e sui siti delle Associazioni dei consumatori).

In conclusione, siamo sempre più convinti che un consumatore formato ed informato sia in grado di effettuare scelte consapevoli nel mercato.

 

https://www.ivass.it/consumatori/azioni-tutela/polizze-dormienti/index.html

 

a cura di Laura Locatelli, Vice Presidente Lega Consumatori Lombardia

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Chi siamo

La Lega Consumatori, nata nel 1971 dalle Acli Milanesi in un’epoca di cambiamento sociale, si è sviluppata come movimento educativo e sociale cristiano, impegnato nel servizio, nell’informazione e nella proposta sociale e politica. È diventata la seconda associazione di consumatori in Italia, contribuendo al percorso consumeristico nazionale e all’introduzione della conciliazione paritaria come modello ADR. Si impegna con istituzioni e imprese per il bene comune e la sostenibilità, promuovendo un ruolo attivo dei consumatori come portatori di interessi nel contesto della globalizzazione, ispirandosi ai principi di equità e solidarietà.

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