VIOLENZA ECONOMICA – GESTIRE IN AUTONOMIA LE PROPRIE RISORSE FINANZIARIE PER RAFFORZARE INDIPENDENZA E SICUREZZA ECONOMICA.
Con questo nostro contributo vogliamo mettere l’accento su un tema molto diffuso, ma di cui si discute poco, quello della violenza economica contro le donne.
Spesso siamo colpiti dai, purtroppo, numerosi episodi di cronaca di violenza fisica contro le donne (femminicidi) – madri, mogli, conviventi, sorelle, fidanzate, figlie – ma la violenza economica non arriva in prima pagina, né sale alle cronache dei mass media. Per quanto il legislatore sia severo, con nuove norme (codice rosso) e la Giustizia, seppure lenta, si dimostri implacabile, il fenomeno è in aumento.
La violenza economica si verifica generalmente nell’ambito della sfera famigliare, concretizzandosi in comportamenti che impediscono e/o ostacolano una serena autonomia ed indipendenza della donna, fino a vere e proprie vessazioni, controlli asfissianti, con evidenti riflessi negativi anche di natura psicologica.
Per comprendere la gravità della situazione, che non riguarda solo famiglie extracomunitarie, è sufficiente porsi alcune domande: ho un reddito per mantenermi? Vengo limitata nella mia autonomia nella ricerca lavorativa? Sono libera di gestire il mio denaro in modo autonomo? Vengo coinvolta nelle decisioni economiche della mia famiglia, ad esempio l’acquisto di una autovettura, anche a rate, di beni e servizi, in scelte di investimento e risparmio? Vengono fatte spese a mio nome, senza la mia autorizzazione o a mia insaputa?
E’ evidente che chi pone la donna in una situazione di questo tipo non ha nulla di diverso da un soggetto maltrattante, anche se molto spesso tali comportamenti non sono avulsi da veri e propri maltrattamenti di natura fisica o morale.
Anche la nostra associazione – Lega Consumatori – si è occupata e si occupa di queste tematiche in collaborazione con gli istituti Bancari sensibili a questa tematica e le altre Associazioni dei Consumatori maggiormente rappresentative.
Il problema è molto diffuso, più di quanto si possa pensare.
Per quanto ci riguarda la soluzione non può certo limitarsi all’indicazione di un numero gratuito da contattare: 1522.
L’emancipazione economica femminile non passa solo tramite il lavoro, ma ha bisogno di altra linfa vitale.
L’indipendenza economica passa anche attraverso la possibilità di utilizzare ed usufruire di servizi bancari: apertura di conto corrente, ove dirottare le risorse finanziarie, avere una carta bancomat o carta di credito personale, per meglio gestire spese ed acquisti, accendere un finanziamento o mutuo chirografario per dilazionare acquisti o ottenere liquidità per le tue esigenze personali o dei propri cari.
E’ bene ricordare che in relazione a tali attività si ha diritto ad avere attenzioni ed adeguate informazioni da professionisti competenti, non solo messi a disposizione delle Banche, ma anche dalle Associazioni dei Consumatori.
E’ bene ricordare, in ogni caso, a chi intende iniziare tale percorso di indipendenza ed autonomia economica, che non bisogna delegare totalmente a terzi la gestione della propria situazione finanziaria, verificando costantemente l’andamento sia delle entrate, che delle uscite.
Tutelare i propri beni è di fondamentale importanza ed aiuta ad affrontare con serenità eventuali imprevisti, anche a beneficio dell’armonia familiare.
Mantenere relazioni sociali anche fuori dal contesto familiare significa avere una rete preziosa di supporto anche in situazioni critiche o di difficoltà.
Per prevenire la violenza economica non basta solo ampliare le proprie conoscenze in materia finanziaria, bisogna anche saperla riconoscere, ammettendo che a volte da soli non è possibile uscirne e che al bisogno ci possiamo rivolgere a figure capaci di sostenerci per stabilire strategie adeguate e gestire le difficoltà del momento.
Noi ci siamo e continueremo ad esserci!
Enrico Scarazzati – Vice Presidente Nazionale