Guardando i dati diffusi dalla Polizia Postale, che nel 2023 ha trattato più di 16.000 casi di truffe on line (il 6% in più rispetto al 2022), si potrebbe dire di sì! In termini economici la sottrazione ai cittadini consumatori ignari si aggira intorno ai 137 milioni di euro.
Con l’arrivo delle vacanze estive, spesso e volentieri, ci si ritrova a guardare le inserzioni on line, affidandoci a siti sicuri. Inizialmente l’inserzionista si presenta come serio ed affidabile. La casa vacanza sembra avere un prezzo vantaggioso, che invoglia il consumatore. Il primo segnale che deve far suonare il famoso campanellino d’allarme è la richiesta improvvisa del locatore di “spostare” la trattativa in sede privata, utilizzando differenti indirizzi e-mail dai quali chiede di continuare e concludere l’accordo e attraverso cui comunica le coordinate bancarie per effettuare il pagamento. Questo per permettergli di uscire dal circuito dal quale siamo partiti per effettuare la prenotazione. La trappola sta proprio qui: sfuggendo alle verifiche della piattaforma nella quale è riportato l’annuncio, il falso venditore induce di solito l’acquirente ad effettuare il pagamento mediante ricarica di una carta prepagata (modalità non utilizzata dai venditori autorizzati), su cui il denaro è destinato a transitare solo brevemente, lasciando l’amarezza della perdita economica e del raggiro subito.
Per tutelarci possiamo seguire alcune regole, che potrebbero concretamente evitarci di incappare in queste forme di truffe e di perdere anche ingenti somme di denaro.
1. Effettuare le prenotazioni solo su piattaforme ufficiali.
2. Dubitare delle proposte di immobili in affitto ad un prezzo troppo ridotto.
3. Diffidare dalle immagini dell’annuncio che appaiono troppo “perfette”, potrebbero essere state copiate da siti di alberghi o case vacanze. Chiedete documentazione fotografica specifica, che vi permetta di capire anche se l’appartamento è realmente situato dove abbiamo deciso di andare in vacanza. Chiedete informazioni sulla zona intorno all’appartamento che volete affittare, usi e costumi che possono aiutarvi a capire se dall’altra parte c’è realmente un locatore o un truffatore.
4. Non accettare richieste di anticipi e caparre senza aver avuto modo di visionare l’immobile e soprattutto, se viene messa fretta per il pagamento.
5. Controllare il testo dell’annuncio anche a livello ortografico, prestando attenzione alla grammatica, all’uso della lingua e della sintassi. Questa attenzione ci fa comprendere se la fonte è “genuina”.
6. Se nel contatto con il locatore venite invitati a cliccare su un link, abbandonate la trattativa, a meno che tutto questo non avvenga attraverso la piattaforma sicura e garantita.
7. I pagamenti devono avvenire attraverso sistemi tracciabili. I pagamenti con ricarica, con criptovalute, carte regalo sono quasi sempre sinonimo di truffa. Non effettuate pagamenti su IBAN esteri qualora l’appartamento da locare sia in Italia e NON effettuate bonifici istantanei, ma disponete un intervallo temporale che vi permetta di verificare ulteriormente ed eventualmente effettuare la revoca del bonifico.
8. Qualora i dubbi perdurassero, rivolgetevi direttamente all’host: a prenotazione effettuata, prima di mettersi in viaggio, è preferibile contattare l’host per prendere accordi sull’arrivo e verificare eventuali ulteriori dettagli importanti. Nel caso in cui non si ottenga risposta, contattare subito il servizio clienti.
9. Anche i motori di ricerca nel web possono aiutarci a capire se siamo incappati in una truffa o meno. Le recensioni sono utile strumento di tutela, anche la ricerca delle utenze telefoniche e degli indirizzi email forniti dalla locatore. Infine digitando nella barra di ricerca una parte del testo dell’annuncio potrebbero emergere segnalazioni di altri utenti che abbiano subito delle truffe.
10. Se abbiamo risposto ad un annuncio di FB, possiamo verificare le informazioni ed i riferimenti contenuti nel profilo social della persona con cui stiamo interagendo e che ci propone l’immobile in affitto.
Laura Praderi – Capo Ufficio Stampa Nazionale