Secondo un sondaggio realizzato da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore, l’inflazione percepita dagli italiani è pari al 9,9%, ben al di sopra del dato reale (2% su base annua secondo Istat). Un italiano su due ha ridotto i consumi negli ultimi sei mesi, mentre il 61% ritiene insufficiente il proprio reddito per sostenere l’attuale costo della vita.
I rincari maggiormente avvertiti riguardano le spese per casa, energia e alimentari: ad esempio, il costo percepito per energia e combustibili tocca il 16,4%, contro un valore reale del 5%. Anche nel settore alimentare il divario è ampio (13,1% percepito contro 3,2% reale).
Il potere d’acquisto resta sotto pressione: le retribuzioni reali sono ancora inferiori di circa l’8% rispetto ai livelli del 2021. Inoltre, il 70% dei cittadini non ha fiducia nelle misure del Governo contro l’aumento dei prezzi. A pesare sulla percezione contribuisce un clima generale di incertezza, con timori per nuovi aumenti legati alla situazione geopolitica e commerciale globale.
“I dati emersi dal sondaggio – afferma Cristina Cafferata, Presidente Nazionale della Lega Consumatori – confermano ciò che da tempo denunciamo: l’inflazione reale non racconta tutta la verità. È quella percepita dai cittadini, quella che svuota i carrelli della spesa e costringe a rinunce quotidiane, a descrivere davvero la fatica delle famiglie italiane. E’ allerta rossa anche per la famiglia dove entrano due stipendi…. La distanza tra stipendi e costo della vita cresce esponenzialmente, mentre la fiducia nelle risposte istituzionali si assottiglia. Chiediamo con forza misure strutturali a sostegno del potere d’acquisto e un monitoraggio costante dei prezzi nei settori più critici, a partire da energia e alimentari. I consumatori non possono più essere lasciati soli, occorrono misure volte sia ad aiutare le categorie fragili ma, altresì, a premiare le persone virtuose e meritevoli. Ad esempio, per quanto riguarda i consumi relative alle utenze si potrebbero inserire delle tariffe agevolate su un consumo minimo per persona del nucleo familiare, andando ad eliminare, come da sempre chiediamo, gli “oneri di sistema” ed, implementando tutti i sistemi premiali per il riciclo”.
